Una mamma che compra una maschera di Chewbacca al centro commerciale e la indossa dentro la propria macchina, per poi scoppiare in una fragorosa risata… Lo fa in diretta video su Facebook e somma 161 milioni di visualizzazioni. Questi numeri non sono stati generati esclusivamente durante la messa in onda in diretta del video, ma il contenuto è diventato nel tempo virale fino a raggiungere esorbitanti risultati.
Era il 2016 e la storia che abbiamo qui sintetizzato è quella di Candace Payne, diventata la “Chewbacca Mom”, e del video trasmesso in streaming più visto nella storia di Facebook Live.
Oggi, un’altra mamma, è facile che sostituisca la maschera di Chewbacca con una mascherina anti-coronavirus, magari handmade, ed è facile che, con la sua spontaneità, riesca a conquistare tantissimi utenti. Infatti, la domanda a cui cerchiamo di dare una risposta, resta: la diretta video è una opportunità per le aziende? Ovvero, conviene investire risorse ed energie in un servizio del genere?
La prima cosa da dire è che il servizio permette di coprire istantaneamente eventi e situazioni che non era precedentemente possibile testimoniare e condurre al proprio pubblico con tanta facilità e su mobile, cioè ovunque gli utenti si trovino. Ovviamente c’è il problema della qualità dei contenuti. Il video è un contenuto e come tale deve rispettare la regola generale: il contenuto di qualità è sempre premiato.
Facebook, dal canto suo, cerca di mantenere l’istantaneità del momento, ma inizia ad offrire nuovi strumenti, come la possibilità di andare in diretta anche dalla postazione fissa o dal computer portatile, un’opzione che dovrebbe arrivare nei prossimi mesi e che dovrebbe garantire qualità.
Molte applicazioni si sono già mosse per agevolare la creazione di contenuti video nuovi, come ad esempio Prisma, che ha introdotto una nuova funzionalità (attiva solo dal modello iPhone 6s in su) che permette di trasmettere con Facebook Live, applicando i suoi filtri fotografici.
A noi sembra interessante anche un’altra novità che ha da poco comunicato Facebook, ossia quella di programmare le dirette, notificando ai propri utenti l’inizio. Per adesso una funzione delle sole pagine verificate.
Anche Twitter e Periscope si stanno muovendo verso lo streaming professionale. Nel caso di Twitter, la diretta, ad alta qualità, potrà essere condivisa con tutti gli utenti tramite un semplice tweet.
All’orizzonte si vedono nuovi concorrenti come, ad esempio, Live.me, un’App che è un social network dedicato allo streaming video. La registrazione avviene o tramite l’inserimento dell’indirizzo di posta elettronica o tramite i propri account Facebook, Instagram o Twitter. Ogni utente può trasmettere in diretta e seguire i profili di amici o personaggi famosi, e visualizzare i loro video. Anche Instagram ha avviato suoi test, logici dopo la messa a punto delle sue storie.
Ma andiamo al sodo, per le nostre aziende, come far utilizzare loro la diretta video?
I piccoli artigiani, ad esempio, specie quelli dell’artigianato artistico, potrebbero presentare in diretta le proprie realizzazioni: un vaso in ceramica, la decorazione dello stesso. I ristoranti, pizzerie, potrebbero presentare i loro eventi, l’assaggio dei loro piatti ed il commento in diretta di chi si trova in loco. Ma anche un brand che fornisce servizi o prodotti può aumentare l’interesse verso la propria attività, mostrando in diretta lo sviluppo di un processo creativo, creando un effetto “teaser” in diretta sul prossimo lancio, mostrando un momento della fase di produzione, o anche solo suggerendo alcune suggestioni. Negozi, centri commerciali, chiunque organizzi eventi live potrebbe dare una copertura parziale o totale di eventi o manifestazioni.
Ma anche collaboratori interni, reti commerciali sparse nel territorio possono comunicare tra loro attraverso momenti live, certamente più pregnanti rispetto a webinar o videoconferenze.
Insomma per noi le dirette video sono indubbiamente molto interessanti, specie se bene strutturate, comunicate e ideate. Specie quando il vostro posizionamento sui social, viene ad essere gestito, e con gran facilità ed assoluto risparmio di tempo, direttamente da un pannello unico – area manager – come è quello della suite SynApp.
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