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Google ha modificato gli annunci Ad Words: adesso si chiamano Annunci Estesi

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Si tratta di modifiche sostanziali che hanno cambiato molte prospettive del famoso sistema di pubblicità. Stiamo parlando degli Annunci Estesi, del nuovo click-to-message e delle affiliate location extensions. Occorre vederli uno per uno affinché siano chiare le nuove opportunità che si aprono. Oggi ci dedichiamo solo agli “annunci estesi”. Disponibili per tutti gli inserzionisti dall’ottobre scorso, gli annunci estesi di Google AdWords introducono alcuni cambiamenti importanti su un impianto che era rimasto sostanzialmente invariato ormai da diversi anni. Ricordiamo quale era questo impianto?
TITOLO UNICO: (max 25 caratteri)
RIGA 1: (max 35 caratteri)
RIGA 2: (max 35 caratteri)
URL: link sponsorizzato
Su questo si è innescata la modifica, che risulta sostanziale.
TITOLO (max 30 caratteri) – TITOLO (max 30 caratteri)
TESTO ANNUNCIO: (max 80 caratteri)
URL: (dominio in automatico)/CAMPO PERCORSO (max 15 caratteri)/CAMPO PERCORSO (max 15 caratteri)
Questa modifica ha portato notevoli differenze di visualizzazione. Sul fronte desktop la differenza si vede, ma non è così evidente come invece diventa su smartphone e tablet, per i quali è stata essenzialmente pensata. Mobile first, si diceva una volta, e Google sta facendo capire cosa si intende con questo principio.
I primi dati diffusi da Google sulle performance registrate dai nuovi annunci estesi parlano di un incremento medio del CTR (Click-Through Rate – “Percentuale di clic” in italiano) fino ad un +20% rispetto ai vecchi annunci e di un conseguente aumento dei clic e delle conversioni.
Sui nostri annunci, abbiamo visto, in generale, un aumento diffuso di CTR in alcuni casi anche di oltre l’80%. Però è anche vero che queste performance si innescano in un generale cambiamento dell’intero sistema AdWords ed anche della struttura di visibilità di Google, che è partita in primavera con il totale abbandono della sezione destra del display.
Comunque un annuncio non modifica la sua performance solo perché si ha più spazio per inserire lettere. Ovviamente occorre, sempre, definire una precisa strategia, partendo da alcuni aspetti:
– il titolo diventa ancora di più importante, dovrà far emergere con precisione oggetto e intento dell’annuncio. Quel – (trattino) oggi ha un ruolo ben preciso che deve essere tenuto in considerazione. Qui, ad esempio, è chiaro che la call-to-action deve essere chiara, ben strutturata ed indispensabile;
– la descrizione deve dare, obbligatoriamente, dettagli ulteriori rispetto ad un titolo che ha un ruolo importante. Deve essere strettamente collegato, funzionare da solo, ma rappresentare un logico prosieguo rispetto alle informazioni date dal titolo;
– gli obiettivi, come al solito, devono esserci, e devono essere ben definiti, individuabili e misurabili, per permettere di intervenire con ottimizzazioni e variazioni.
Con i vecchi annunci noi ci siamo comportati in questo modo, abbiamo mantenuto quelli che performavano ancora bene. Gli altri sono stati rivisti e rimodulati alla luce di queste novità e come al solito, abbiamo agito sempre con il testing A/B e subito dopo avviando la procedura di verifica, abbiamo misurato e perfezionato l’annuncio.

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