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Turismo, Commercio ed e-Commerce di Quartiere e non di Prossimità

quartiere

Cari amici imprenditori, in questo articolo vogliamo analizzare un concetto che, con l’imminente fine del lockdown, inizia ad essere utilizzato sempre di più e per qualsiasi categoria: stiamo parlando del concetto di prossimità”.

Per definire meglio alcuni punti, siamo partiti dalla base ed abbiamo prima cercato quale definizione ne dà il vocabolario: Grande vicinanza (nello spazio e, molto  meno comune nell’utilizzo, nel tempo); sinonimo di vicinanza, dintorni, adiacenza, contiguità, attiguità, imminenza [quest’ultimo nella suo significato temporale].

Nel turismo è come se dicessimo “viaggiate liberamente, ma il più vicino possibile”, mentre nella ristorazione si potrebbe interpretare in “vai a cena fuori, e stai il più lontano possibile (da tuo commensale) ma vicino a chi vuoi”.

Sembra tutto contraddittorio ma la verità è che da un punto di vista del business queste terminologie hanno importanza, perché incidono soprattutto sulla parte economica dell’impresa. I protocolli di sicurezza sulle attività ristorative, commerciali o balneari, se seguite alla lettera, cambierebbero il concetto di locale pubblico: i 4 metri di spazio ed i 2 metri di distanza, modificano letteralmente la capacità produttiva degli esercizi suddetti.

Se da un lato prossimità significa “più vicino”, da un’altro lato deve essere intesa come “il più lontano possibile stando vicino”. In termini di business, circoscrivere attorno ad un limite geografico il proprio mercato, significa rendersi conto che le strategie da definire sono legate a concetti, non tanto di prossimità, ma quanto di quartiere.

E qui arriviamo al nostro punto. Noi, infatti, sul termine quartiere abbiamo inteso – da molto tempo prima dell’emergenza coronavirus – declinare tutti i nostri strumenti digitali mirati alla vendita online da integrare a quella classica al banco. Un mercato di quartiere, dunque, inteso nel senso più stretto del termine, ed una tipologia di vendita che individua le specifiche caratteristiche locali: le esigenze tipiche del vicinato, il sentire comune, le abitudini di acquisto, i gusti, etc.

Un mercato di quartiere capace di rivolgersi al cliente che abita dietro il negozio anche con strumenti digitali, informandolo delle ultime novità via email, oppure con video e foto su Whatsapp; dialogando sui social come amici e ricevendone i feedback.

Un mercato di quartiere con servizi utili al quartiere: se è di difficile accesso con le auto, ad esempio, innescando sistemi di acquisto online con ritiro in sede ad orari prestabiliti. Tutte azioni digitali tattiche che stanno dentro una grande strategia che i migliori professionisti chiamerebbero di Local Marketing

L’e-commerce di quartiere è la soluzione alle difficoltà di ieri dettate dal Covid19, la soluzione alle difficoltà di oggi dettate dalle regole sulla sicurezza nello stare insieme, ma è soprattutto la soluzione innovativa ai cambiamenti di domani, quando sarà chiaro quello che per noi già lo era prima: il fatto che le persone, i consumatori, hanno modificato radicalmente i loro comportamenti di acquisto.

C’è bisogno di maggiore integrazione di servizi, maggiore coinvolgimento emotivo ed essere a disposizione del cliente solo quando lui vuole, quando è più disponibile, sereno, in relax.

Il cambiamento è d’obbligo. Il nuovo è necessario. 

Per chi fosse interessato al nostro modello di “e-commerce di quartiere” compili il form e il più presto possibile verrà da noi contattato.

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