Cari amici, oggi vogliamo ragionare insieme a voi sui risultati di un importante sondaggio, commissionato da Google a Ipsos, che ha interrogato più di 7000 persone (in tutta Europa) sulle loro preoccupazioni in merito alla gestione dei dati delle aziende e degli inserzionisti. La ricerca rivela che il marketing digitale, se fatto nel modo giusto, può riscontrare la concessione di utilizzo dei dati da parte degli utenti e portare allo stesso tempo un valore aggiunto ai brand. Per dirla in altre parole, le persone forniscono volentieri le informazioni personali alle aziende, purché sia chiaro come saranno usate e cosa queste, otterranno in cambio. Marketing e Privacy possono camminare insieme.
Ma come trasformare gli utenti del web in vostri affezionati clienti? Bisogna superare le aspettative delle persone.
Le persone maturano sempre più scetticismo nel fornire i propri dati alle aziende quando c’è poca capacità dei brand di soddisfare le loro aspettative. Più il messaggio di un’azienda non convince o appare superficiale all’utente e più quel brand viene visto con sfiducia.
Ecco che, per conquistare la fiducia, i brand devono concentrarsi sul cosiddetto superamento delle aspettative e non fermarsi al semplice rispetto dei requisiti legali per la gestione dei dati. È indubbio che le aziende capaci di superare le aspettative otterranno un vantaggio competitivo su quelle che considerano la privacy una semplice questione secondaria.
Ma come si superano le aspettative?
Nella ricerca Ipsos vengono individuate tre azioni chiave che i professionisti del marketing devono intraprendere per garantire che il marketing, oltre a rispettare la privacy resti efficace e produttivo:
- Renderlo significativo. L’atteggiamento delle persone verso il consenso all’utilizzo dei propri dati cambia in base al valore percepito dell’annuncio. Questo valore, che può essere definito in modi diversi, aumenta quando le persone considerano gli annunci adattati ai propri interessi, quando favoriscono un risparmio di tempo o di costi e quando vengono mostrati in tema o al momento giusto. Tutto ciò contribuisce a rendere gli annunci più significativi per i clienti.
- Renderlo memorabile. Affinché l’azione di marketing riceva la giusta considerazione, le persone vogliono ricordare di aver condiviso volontariamente i propri dati con quel brand senza ritrovarsi, invece, chiamate, SMS o email a sorpresa, di cui sconoscono il consenso. Quest’ultimo atteggiamento, infatti, è uno dei principali fattori che di più contribuisce a generare sfiducia, anche quando si ricevono annunci sostenuti da futili avvisi che giustificano l’utilizzo di quel dato.
- Renderlo gestibile. Più che di un’azione chiave, qui si parla di una riflessione. L’80% delle persone è preoccupato per il potenziale uso improprio o smisurato delle informazioni personali. Dalla ricerca emerge che gli utenti vorrebbero avere il controllo dei loro dati, come ad esempio, poter accedere e scegliere di disattivare o gestire la tipologia o la frequenza delle comunicazioni da ricevere. La consapevolezza di aver fornito volontariamente i loro dati e la possibilità di ponderare le proprie scelte rende più disponibile l’opzione del consenso. Pertanto, qui la scelta va ai nostri marketer che dovranno stabilire se offrire tali opzioni.
In conclusione, la ricerca Ipsos si conclude proprio con l’elenco di queste tre azioni, le stesse che i Web Marketing Specialist di S4U DataNet ponderano quando devono mettere in atto la giusta strategia. A conti fatti, rende molto di più la capacità di costruire e accumulare la fiducia.
Cari amici, per trasformare gli utenti in vostri affezionati clienti bisogna dimostrare loro che il marketing digitale è un vantaggio per tutti. Oltre alle tre azioni ci sono altri modelli operativi ancora da osservare quindi, se vi interessa approfondire l’argomento, basta compilare il form che trovate qui di seguito e sarete contattati gratuitamente da una nostra esperta Consulente.