Cosa resterà nelle abitudini di acquisto degli italiani nel post covid-19?
Una giusta domanda è un buon punto di partenza. Abbiamo estrapolato un paio di informazioni dallo studio di The Fool con GlobalWebIndex (Coronavirus Research, marzo 2020), fatto in diverse nazioni. Studio che contiene anche un sondaggio sulla Digital Audience italiana. Il primo effetto della pandemia è che «gli italiani guardano più telegiornali e passano più tempo sulle piattaforme di messaggistica».
Qual è dunque la classifica delle abitudini che stanno cambiando? Con la quarantena e la pandemia, il 35% degli italiani dichiara di guardare più spesso i TG; il 29% passa più tempo sulle piattaforme di messaggistica, da WhatsApp a Facebook Messenger. Il 27% guarda più film in streaming, su Netflix e non solo, e il 24% guarda più canali televisivi. Sempre il 24% dichiara di trascorrere più tempo sui social media, su Facebook, Twitter e Instagram. Ricordate questo dato sui social. Il 23% dichiara di trascorrere più tempo a cucinare. Questo era già abbastanza chiaro, il livieto è stato introvabile in questo periodo sugli scaffali dei supermercati. Si passa più tempo a leggere e ad ascoltare audiolibri, al telefono, con i videogiochi e con le app. Meno marcato (più 9%) l’ascolto della radio (forse perchè si ascoltava molto in automobile?) e ancor meno la lettura dei giornali e delle riviste, che si fermano rispettivamente a più 8% e a più 6%.
Andiamo ai comportamenti d’acquisto che sono quelli che a noi interessano maggiormente. Sentite questa: un italiano su tre (35%) effettuerà infatti gli acquisti rimandati a causa del Covid-19 quando l’epidemia in Italia sarà finita. Emerge, inoltre, una assoluta ricerca di affidabilità e di serietà che gli utenti ripongono nei social media.
«2 italiani su 3 vorrebbero che i Social filtrassero le Fake News, indicatore della volontà di acquisire una percezione necessaria ed effettiva della realtà – lo dice il report – Inoltre, quasi il 60% vorrebbe che i social media avessero un ruolo proattivo nella vicenda coronavirus e che aiutassero le persone a far fronte all’emergenza». Ed ancora il 37% vorrebbe poi che i social aiutassero persone e comunità locali a rimanere in contatto fra loro.
Indubbiamente c’è una domanda di mercato che è rimandata. Questo è un buon segnale di ripresa anche subito nella cosiddetta Fase 2. Con alcuni distinguo rispetto alla natura della spesa ed all’oggetto della stessa. Facciamo un esempio, il settore automobile non rimbalzerà in avanti in Fase 2 ma noi riteniamo che non lo farà neanche in Fase 3 o in Fase 4.
Che il 37% delle persone dichiara che vorrebbe un maggior contatto fra loro delegando ai social questa finalità è un chiaro segnale del fatto che l’online è entrato prepotentemente nelle vite di tutte le famiglie. Il vedere un prodotto da casa, comodamente seduti sulla poltrona, magari anche metterlo nel carrello ma ritirarlo al negozio dietro l’angolo è una comodità a cui non rinunceremo più.
Consegna a domicilio, Ritiro in Sede, Spediscilo ad un indirizzo (pensiamo ad un compleanno, ad un acquisto per la casa al mare, sono tutte comodità che uniscono il senso del quartiere, con la facilità, la comodità e la sicurezza del digitale.
Proprio sulle funzioni “localizzate” noi abbiamo puntato con l’innovazione apportata alla nostra piattaforma, per questo motivo è stato da noi battezzato “ecommerce di quartiere” il modello vincente che vorremmo presentare ad ogni negozio di vicinato della Sicilia. Un sistema che mette insieme funzionalità tipiche delle vetrine, funzionalità tipiche dei carrelli e dei pagamenti automatici ed informazioni geolocalizzate sui servizi erogati.
Una digitalizzazione, indolore possiamo definirla, del processo di vendita classico che sino ai primi di marzo tutti i negozi delle vie delle città, quelli di vicinato si chiamavano, rifiutavano senza un minimo di riflessione. Oggi ci siamo accorti che il digitale, le informazioni che le aziende pubblicano sui social, il buon sito di un negozio, sono elementi imprenscindibili sul giudizio complessivo di una eccellenza. Le persone, nel post corona virus, difficilmente rinunceranno alla semplicità e sicurezza del digitale, anche negli acquisti.
Se vuoi conoscere il nostro modello di “Ecommerce di Quartiere” compila il form sottostante e ti contatteremo nel più breve tempo possibile.
