Le Aziende azionano il motore del cambiamento: necessario e indispensabile. E in particolare in questo preciso momento storico.
La digitalizzazione è il fattore determinante dell’evoluzione, se si mira ad un netto e proficuo passaggio dal passato al futuro.
Digitalizzare la propria impresa, infatti, vuol dire innovare i processi e definire nuovi sistemi che comprimano lo spazio e il tempo in cui si svolgono, sfruttando pienamente le tecnologie disponibili.
Occorre quindi aver chiari gli obiettivi e declinarli in chiave socio-economica.
L’evoluzione dal passato al futuro, nell’imprenditoria, richiede:
- un modello di business, per individuare il modo più efficace con cui un’azienda crea valore per i propri clienti e gestisce i costi di produzione e consegna;
- la conoscenza delle tecnologie, seguendone i continui e sempre più rapidi sviluppi;
- l’integrazione di processi guidati da una solida strategia che tenga unite le macro-aree “Produzione/Fornitori” – “Marketing” – “Vendite”.
Ma quali saranno i modelli di business più colpiti dalla trasformazione digitale?
Risulterà particolarmente investito dall’onda dell’innovazione il settore dei servizi, nello specifico quelli di connessione e networking, e quello dei servizi professionali (studi legali, consulenti di gestione, architetti, ingegneri, servizi sanitari, revisori, certificatori e altri ancora).
Proprio i settori professionali stanno diventando sempre più efficienti attraverso l’uso di strumenti digitali, banche dati globali, piattaforme di collaborazione e soluzioni di comunicazione.
Le tecnologie digitali, in alcuni casi, possono anche automatizzare processi con significativo impiego di capitale intellettuale, cosa impensabile fino a poco tempo fa, e persino sostituire i professionisti. Più spesso, esse consentono ad imprese individuali lo sviluppo efficiente di strumenti di lavoro e reti virtuali globali.
Per questi operatori “diventare rapidamente digitali” rappresenta una necessità!
Oggi il mondo dell’industria e dei servizi è pesantemente impattato dalla convergenza e dalla reale integrazione tra le tecnologie di processo (operational technology) e le tecnologie dell’informazione (information technology). Questa integrazione abilita in prima istanza la creazione di nuove forme di efficienza, a livello di produzione e di gestione, ma soprattutto consente lo sviluppo di nuovi modelli di business e la ideazione e creazione di nuovi prodotti/servizi. [Informazioni tratte da www.pmi.it]
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