Chi è nei reparti vendita, anche del più piccolo negozio di quartiere, sa benissimo che le persone quando entrano in negozio per la prima volta, vogliono solo “dare uno sguardo”.
Questo sguardo, che sa tanto dei preliminari delle nostre conoscenze adolescenziali, si va trasformando in qualcosa di più, piano piano. Le classiche domande dettate dai movimenti dei suoi occhi: “Le piace il blu?” “Questa estate il rosso sarà il colore delle spiagge!”, per fare alcuni esempi.
Se nel frattempo arriva dalla lontana Cina un essere piccolissimo, che si chiama virus e che costringe buona parte delle attività produttive a chiudere l’ingresso principale, che succede? Non si può più “dare uno sguardo”?
Sembrerebbe di no. Tutto chiuso e prossima apertura a data da destinarsi. Solo che nel frattempo, economicamente, ci siamo suicidati. Non ci sarà più, economicamente, una prossima volta. Tranne che…
Tranne che non facciamo di necessità virtù e ci industriamo diversamente.
Abbiamo capito che in tutte le attività economiche, anche le grandi, ma a maggior ragione le piccole, quelle di quartiere, il lasciarsi guardare è fondamentale. Potrebbe essere la scheda prodotto/servizio online ad essere la porta di ingresso della vostra attività?
Inizia ad esserci una nuova visione, e state attenti perché stiamo per dire una cosa che sembra ovvia, ma che nei fatti non lo è affatto: non è tanto il sito web con “dove siamo” e “chi siamo” ad essere fondamentale in momenti come questo, ma la possibilità di portare online la vostra vetrina.
Già qui, ci stanno tutti rimproverando perché stiamo dando delle informazioni sensibili, che fino adesso siete stati costretti a pagare per ricevere.
Un antico proverbio siciliano dice “Merce esposta e mezza vinnuta”, cioè, l’esposizione al pubblico del prodotto è già la metà dell’azione di vendita. Voi avete la merce esposta online?
Perché se è vero, che il vostro negozio è chiuso, è anche vero che la vostra attività economica non lo è. Dovete poi aggiungere a questa considerazione che, per concludere una vendita, occorre entrare in relazione con l’acquirente. Si parte dalla vetrina, ma si passa alla relazione, lo scambio di opinioni, i consigli, per raggiungere la vendita.
Con il negozio chiuso, come rimanere in contatto con il vostro mercato anche se questo è solo circoscritto al quartiere dove avete la sede?
Restare in contatto, oggi vuol dire soprattutto “restare connessi” ed ecco il secondo segreto che vi stiamo dicendo liberamente e senza chiedere in cambio nulla. Il termine connessione a cosa vi rimanda? Sì, proprio a quello. Quindi, ricapitolando, avete già pronti due segreti per avere l’attività ancora aperta, in questi giorni in cui vi hanno “obbligato” a chiudere il Negozio (obbligo condivisibile, intendiamo, occorre sconfiggere questo coronavirus).
Primo, il sito deve avere le stesse identiche funzioni della vetrina, con l’aggiunta che deve fare anche i compiti che di solito sono demandati al commesso o commessa.
Secondo, deve permettervi di attivare, creare e mantenere vivo il contatto, la relazione, con il vostro mercato.
Se strutturato in questo modo, allora dovete solo essere operativi. Se, invece, non lo siete (il sito è solo un biglietto da visita, non avete un sito, etc.) avete oggi poca speranza ed il domani, in questo momento, non potete neanche immaginare quanto sarà diverso.
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