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Come faranno in Sicilia le imprese locali se i grandi marketplace agevolano il solo e-commerce?

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Come faranno in Sicilia le imprese locali se i grandi marketplace agevolano il solo e-commerce?

Cari amici imprenditori, oggi vogliamo parlarvi di marketplace e di quanto questi contribuiscano a creare mercato. In più, vogliamo parlarvi anche della dimensione più vicina a noi – quella siciliana e locale, dando spazio alle imprese del territorio che si ritrovano sempre più bisognose di ampliare i margini di successo a partire dalla propria città.

L’avvento dei marketplace e delle piattaforme nate per fare e-commerce si sta rafforzando sempre più anche in Italia. Già nel 2019, secondo uno studio condotto da The European House Ambrosetti per NetComm, i marketplace generavano oltre 8 miliardi di euro di fatturato e occupavano più di 16mila persone in Italia, registrando un trend di forte crescita che ha visto aumentare il loro fatturato del +81% nel 2020.

Guardando poi alla loro distribuzione merceologica, i comparti Elettronica/ICT e moda sono quelli maggiormente rappresentati tra i marketplace attivi, ma è dal comparto generalista che si origina più della metà del fatturato e dell’occupazione. In ascesa anche le piattaforme del Food & Beverage (+122,9% nell’arco 2015-19) e quelle del Travel (+102,2%).

Ma qual’è il giusto marketplace a cui affidarsi?

Le piattaforme online, oltre ad essere il canale primario di relazione e di vendita con i consumatori digitali, sono anche un nuovo modo di concepire il business aziendale, tant’è che bisogna riprogettare il posizionamento competitivo delle imprese, facendo leva sulle opportunità abilitate dalle logiche di maggiore esposizione.

Anche per molte piccole e medie imprese italiane, le piattaforme online rappresentano un’opportunità: non solo per il crescente numero di consumatori digitali, ma anche per alcune peculiarità dei canali digitali che ben si prestano a valorizzare quegli elementi di eccellenza che spesso caratterizzano l’offerta delle aziende.

Le imprese italiane che oggi si affidano ai marketplace digitali sono tante:

  • alcune lo fanno per raggiungere nuovi mercati esteri (con Alibaba, ad esempio) 
  • altre per incrementare semplicemente il numero delle vendite pur lasciando buona parte dei loro margini (Amazon soprattutto)
  • molte per porre rimedio alle fallimentari rese dei loro siti realizzati in maniera approssimativa e senza alcuna strategia di marketing digitale, (ad esempio con eBay o con altri marketplace altrettanto importanti).

Bisogna però fare attenzione. Fin qui, infatti, abbiamo citato i marketplace più grandi e conosciuti, dov’è talmente alta e numerosa l’offerta e la domanda (le aziende con le loro migliaia di prodotti/servizi da un lato, i milioni di shoppers alla ricerca di prodotti e offerte vantaggiose dall’altro) al punto che le imprese sono costrette a trovare il trampolino di lancio per conquistare il famigerato “algoritmo di visibilità” ottimale, tipico di queste piattaforme.

Non dobbiamo infatti dimenticare che ogni marketplace ha sofisticati algoritmi che controllano e indirizzano: visibilità, traffico, miglior prezzo, etc.
Di conseguenza, tutte le aziende che stanno dentro alle piattaforme devono sottostare alle regole e alle dinamiche di questi algoritmi, faticando così tanto prima di arrivare ad una strategie adeguata (la più vicina all’algoritmo).   

Ma per le aziende siciliane che operano nel territorio, esiste un’altra via?

Esiste eccome! Per le aziende con sede fisica in Sicilia e con mercato sviluppato nel territorio locale, Guidasicilia.it è l’altra valida via alternativa. Riconosciuto come il più grande canale dell’info local commerce siciliano, per il quale l’unico algoritmo che conta è il territorio, Guidasicilia rappresenta il luogo in cui le aziende – con i propri prodotti e offerte, le proprie storie, le recensioni e il passaparola degli abitanti/clienti – possono manifestare tutto il loro potenziale e offrire ai consumatori del territorio percorsi più ordinari di acquisto.

Nota bene – Percorsi di acquisto che per il 46% dei casi parte dalle ricerche fatte dal web (dati di Google relativi al 2020). Si tratta di quelle ricerche che dal web portano la gente direttamente  al negozio (L’arrivo al negozio è pari al 70% di quelle persone che hanno trovato sul web informazioni pertinenti alla ricerca “shop”).  

Cari amici, il consiglio spassionato che vogliamo darvi è questo: se avete un’attività con sede fisica in Sicilia, ricordate che il vostro mercato è condizionato dal vostro territorio. Quindi, prima di tentare avventure “globali” (Amazon, eBay e Alibaba), puntate a migliorarvi con strategie e strumenti “locali”, perché gli acquisti per i prossimi anni avranno riferimenti locali, si faranno ancora al negozio, anche se a monte saranno conclusi digitalmente.

Se volete puntare sull’algoritmo del territorio e le vostre aziende non sono ancora presenti su Guidasicilia, potete registrarle direttamente da QUI. Il servizio è totalmente gratuito e vi permette di realizzare un primo “local shop”  dove esporre le vostre offerte, proponendosi alla gente del posto in cui operate.

Se poi volete conoscere meglio come arricchire di opportunità la vostra strategia e quindi, ricevere i consigli che vi permettono di migliorare la resa della vostra attività, compilate il form qui sotto e verrete informati gratuitamente da un nostro esperto Consulente.

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